Un gioiello? Uno scudo? Un organo pulsante? Un dessert? Forse tutto insieme. Forse niente di tutto questo.
Davanti a questa esplosione di colori, venature e cavalli in corsa, la mente si perde in una spirale di significati contrastanti. C’è chi ci vede un paesaggio metafisico alla De Chirico, chi una corsa disperata verso la salvezza, chi ancora una millefoglie decorata con frutta caramellata e cavalli di zucchero nero. Un’opera che si scioglie in bocca o si conficca nella coscienza? Dipende da come la guardi.
Cavalli. Tanti. Troppi. Neri, piccoli, indistinguibili. Scattano come globuli rossi in fibrillazione, sfrecciano come auto impazzite in un circuito, si muovono come briciole di biscotti attratte da un vortice di panna montata. Dove stanno andando? Fuga? Predestinazione? O forse solo fame?
Il centro. Il cuore. Il sancta sanctorum. Un cono verde e una sfera dominano la scena, come la ciliegina su una torta surreale o un misterioso portale verso l’aldilà della pasticceria cosmica. Qui il tempo sembra essersi fermato. O forse è accelerato fino a collassare su sé stesso.
Il cavallo rosso-viola. L’unico che ce l’ha fatta. Il vincitore della corsa infinita, il globulo ribelle, il dessert finale, l’eroe della giostra esistenziale. Si ferma, abbassa la testa: ha trovato l’acqua, la verità o il topping al lampone?
L’arancione acceso dello sfondo pulsa come un organo vivo, una pelle tesa, una superficie che respira. Il rosso-terra e il blu acqua sono il sangue e l’ossigeno, la sostanza e l’etere, il cioccolato e la crema.
Le linee nere e rosse scorrono come vene, come percorsi segnati su una mappa sacra, come gocce di caramello versate con furia su un dolce incomprensibile.
Scudo o torta? La forma circolare lascia il dubbio: è un manufatto da guerra o un dolce da contemplare prima di addentarlo con timore reverenziale?
La domanda che resta
- I cavalli sono in fuga o cercano qualcosa?
- il centro è un traguardo o un punto di non ritorno?
- una corsa mistica, un processo biologico o una pasticceria dell’aldilà?
- se lo guardi troppo a lungo, viene voglia di proteggerlo, di mangiarlo o di scappare?
